PREMIO GIORGIO FALETTI – I EDIZIONE
Una nutrita platea ha applaudito ospiti speciali come Luciana Littizzetto, Omar Pedrini, Nicolas Vaporidis, Danilo Amerio e Nino Formicola che si sono alternati sul palco per una serata di parole, ricordi e musica. Durante l’evento sono stati consegnati cinque premi ad altrettanti “esordienti” che si sono distinti per un nuovo e originale percorso creativo nel cinema, nella letteratura, nella musica, nella comicità e nello sport, tutti ambiti nei quali Giorgio si è cimentato con successo. Il comitato scientifico composto da Fausto Brizzi, Dindo Capello, Severino Cesari, Massimo Cotto ed Enzo Iacchetti ha decretato come vincitori:
per la Sezione cinema: Niccolò Ammaniti per il documentario “The good life”. Il celebre scrittore debutta alla regia raccontando la vita di tre italiani che in India hanno trovato una nuova esistenza. A premiarlo sul palco Fausto Brizzi: “Attraverso la macchina da presa Ammaniti ha catturato le storie di italiani emigrati in India, paese di contraddizioni e di profonda cultura, in cui hanno trovato una nuova vita e una nuova identità. Per una volta lo scrittore non è stato artefice della storia ma ha ascoltato e raccolto le testimonianze dei personaggi attraverso interviste ed immagini di una terra ancora comunque vestita di mistero”.
Sezione letteratura: Emanuele Trevi. Severino Cesari non ha potuto partecipare alla serata ma ha fatto pervenire la sua motivazione, letta sul palco da Piergiorgio Nicolazzini, storico agente letterario di Giorgio: “Se ‘esordiente’ viene dalla parola latina ‘exordium’, che indica la parte iniziale di un discorso, quando accade quel miracolo per cui qualcosa di inaspettato e sorprendente viene alla luce, destinato a illuminare di un nuovo splendore quello che già pensavamo di sapere, allora non c’è termine migliore di esordiente per definire Emanuele Trevi. (…) Può frequentare quella zona delicata e importantissima che gli editori amano chiamare fiction-non fiction, narrativa che è anche saggismo, saggismo che è anche narrativa. (…) Trevi preferisce avere come lettori, più che dei sudditi, dei compagni di viaggio. Preferisce portarci insieme a lui in un viaggio dove ogni cosa nota e scontata e già detta viene lasciata alle spalle e insieme, autore e lettore, affrontiamo con spavento, con letizia e rincuorandoci a vicenda il rischio del mare aperto. E noi ci affidiamo, certi che prima o poi il viaggio ci ricondurrà infine a casa, ma solo dopo essere riusciti a catturare almeno una scintilla dell’infinito mistero della vita, racchiuso in un libro. Esordiente è parola che piaceva molto a Giorgio Faletti, che si considerava eterno esordiente, e che aveva il dono di saper ricominciare sempre. Migliore motivazione del Premio Giorgio Faletti a Emanuele Trevi per la narrativa, davvero non potrebbe esserci.
Sezione musica: Amara. La giovane toscana (vero nome Erika Mineo) si è distinta nell’ultima edizione di Sanremo ed ha ricevuto il premio dal giornalista Massimo Cotto: “Un riconoscimento meritato per aver tradotto le nuove istanze della canzone d’autore con originalità e bellezza. Per aver rivestito di musica e parole le storie di ordinaria quotidianità che accompagnano le nostre giornate e accarezzano i nostri sogni”
Sezione comicità: Le Scemette. Ensemble comico tutto al femminile, si è distinto in numerosi festival della comicità, arrivando anche a calcare lo storico palcoscenico di Zelig. Le Scemette sono Rossana Carretto, Alessandra Ierse, Laura Magni, Cinzia Marseglia, Viviana Porro Nadia Puma e Alessandra Sarno. “Secondo me sono la migliore espressione emergente della comicità in questi tempi – ha dichiarato Enzo Iacchetti – Sono sette comiche tutte bravissime e felici di venire premiate in memoria di Giorgio”.
Sezione sport: Matteo Piano: il giovane pallavolista astigiano nella stagione 2014-2015 ha vestito la maglia del Modena Volley, in Serie A1, aggiudicandosi la Coppa Italia. Nel premiarlo il campione automobilistico Dindo Capello ha detto: “Ho voluto premiare un giovane. Questo ragazzo, a soli 24 anni, sta portando in giro per il mondo il nome di Asti come già ha fatto Giorgio e come, nel mio piccolo, ho fatto anche io”.
A condurre la serata è stato Dario Cassini, attore comico dalla verve irresistibile che ha brillantemente accompagnato il pubblico durante le due ore e mezza di serata, concluse dal commosso ricordo della moglie di Giorgio, Roberta Bellesini Faletti: “Quelli che sono saliti sul palco sono prima di tutto degli amici, ognuno di loro lo ha fatto con il cuore. Ho conosciuto Giorgio da giovanissima,e non conoscevo niente del mondo. Tutto quello che sono oggi, lo devo a lui. Tutto quello che mi ha insegnato lo porto con me”.